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2011/02/28

Stasera scie chimiche in TV. A Mistero? No, alla TV svizzera

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Questa sera alle 21 sul canale televisivo svizzero La2 va in onda l'edizione italiana di Bye Bye Blue Sky, documentario di Patrick Pasin, sostenitore della teoria del complotto delle “scie chimiche”.

Pare perlomeno bizzarro che la televisione di stato svizzera, finora ben attenta a non abbassarsi ai livelli di Mistero o Voyager, voglia scialacquare così la propria reputazione, ma dalle mie indagini informali non risulta che sia previsto un dibattito o un contraddittorio e che quindi Pasin sia libero di esporre senza smentite di esperti la teoria delle “scie chimiche”. Quella che accusa i piloti e i controllori di volo di tutto il mondo (anche quelli svizzeri, dunque) di essere omertosi complici di un complotto per avvelenare il mondo attraverso irrorazioni fatte con aerei segreti. Quella che li accusa di sapere e tacere. Quella che accusa i meteorologi (compresi quindi quelli della stessa RSI e di Meteosvizzera) di far finta di non vedere le irrorazioni quotidiane di veleno. Vedremo. Io seguirò qui in liveblogging via Twitter la trasmissione.


22:40. La trasmissione è finita da poco. Dovrebbe essere presto disponibile in streaming sul sito della RSI qui. Contraddittorio zero; tante parole in libertà, ma nessun dato scientifico documentato; tante accuse a piloti, militari, governanti di tutti paesi e persino a Greenpeace (tutti colpevoli di tacere e negare). Per chi ha visto il programma e vuole comunicare educatamente le proprie impressioni, c'è il link apposito della RSI, che riporta il seguente invito: “Un programma RSI non vi soddisfa? Indirizzate le vostre osservazioni critiche a Comunicazione RSI e i vostri reclami all'organo di mediazione rappresentato da: Avv. Gianpiero Raveglia, casella postale 160, 6535 Roveredo-GR”.

Mi dispiace dirlo, visto che io collaboro da anni con la RSI, ma le asserzioni fatte nel programma sono a dir poco imbarazzanti per la loro assurdità (una fra tutte, i lampioni accesi di giorno sarebbero una prova del complotto per oscurare il cielo). Un programma del genere, proposto dalla RSI addirittura nella sezione Cultura, in prima serata e senza che venga previsto uno spazio di replica da parte degli accusati (i meteorologi, i piloti di linea, i controllori di volo, i militari anche svizzeri), viola a mio parere i principi di base della Legge federale sulla radiotelevisione, che stabilisce all'articolo 4 che "Le trasmissioni con contenuto informativo devono presentare correttamente i fatti e gli avvenimenti (principio di oggettività). I pareri personali e i commenti devono essere riconoscibili come tali (principio di trasparenza)".

Non solo: è un'offesa a chi paga il canone e si aspetta programmi completi e obiettivi, non i deliri di una nonnina (giuro: leggete sotto) e di vari personaggi eccentrici privi di qualifiche nelle materie di cui parlano con tanta apparente sicurezza. La messa in onda sarà invece sicuramente motivo di vanto da parte di questa gente che non ha voglia di affrontare i problemi veri del mondo e preferisce passare la vita a inventarsi problemi inesistenti di cui poi si propone come impavido risolutore. Adesso, grazie alla RSI, potranno dire che le loro tesi bislacche sono vere perché le ha trasmesse anche la televisione svizzera e nessuno le ha contestate.

Sarà mia premura chiedere quanto è stato speso per doppiare in italiano e mandare in onda un'ora e mezza ininterrotta di allarmi terrorizzanti: adesso chi glielo spiega come stanno realmente le cose ai ragazzi delle scuole, visto che l'ha detto la RSI che le “scie chimiche” esistono e sono velenose?

Cercherò anche di sapere chi ha scelto di dare spazio a Patrick Pasin (foto qui accanto tratta dalla fine di questo video), una persona che ha sostenuto i negazionisti dell'11 settembre: Pasin è l'editore del libro L'Effroyable Imposture di Thierry Meyssan ed è uno dei partecipanti al video Le 11 septembre n'a pas eu lieu... (IMDB), che potete vedere qui, qui e qui. È anche stato l'editore del lunacomplottista Philippe Lheureux. Insomma, è uno che mangia pane e cospirazioni. E stasera la RSI gli ha offerto un pulpito incontrastato per novanta minuti. Tanto valeva dedicare un'ora e mezza ai sostenitori della Terra piatta. Il programma RSI La2DOC è, stando ai titoli di testa e di coda, a cura di Krysia Binek; l'assistente di produzione è Patrizia Balerna.

Aggiungerò qui altri dettagli man mano che riordino gli appunti tweetati in diretta. Ne vedremo delle belle.


Il programma in sintesi


La prima testimone esperta di Cielo Blu, Addio! (titolo italiano di Bye Bye Blue Sky) è nientemeno che una nonnina: tale Rosalie Bertell, “ricercatrice in biometria e epidemiologia ambientale, responsabile della Commissione medica internazionale Bhopal (India), fondatrice dell'Istituto internazionale di interesse per la salute pubblica (Toronto). Esperta riconosciuta dall'ONU e dalle istituzioni internazionali in questioni militari”. Credenziali impressionanti, almeno a prima vista, ma che c'entrano con le scie che si formano in cielo? Siamo alle solite, le tecniche dei cospirazionisti non cambiano mai: siccome mancano gli esperti veri, per ovvie ragioni, si usano esperti in altre materie che non c'entrano nulla. Come se essere bravo in fisica rendesse esperti in meteorologia.

Come al solito, infatti, nel “documentario” latitano le persone realmente qualificate: i meteorologi, i piloti di linea, i controllori di volo, ossia la gente che sa veramente cosa avviene in cielo. Perché la RSI non li ha interpellati per avere un parere professionale?

Certo, la vecchiaia non implica il rimbambimento (Margherita Hack docet), ma le parole della Bertell sì: “in generale, la scia emessa dagli aerei resta visibile per quindici, diciotto secondi”. Quelle che durano di più, dice, sono “scie chimiche”. Un criterio di distinzione interessante: peccato che sia una fandonia, perché gli aerei di linea che passano sopra casa mia a Lugano fanno spesso scie che durano ben di più di diciotto secondi (e basta chiedere a un meteorologo per sapere che una scia di condensazione può durare ben più di diciotto secondi senza dover essere per forza “chimica”). Come faccio a sapere che sono aerei di linea veri? Hanno la livrea delle compagnie aeree, e se pensate che un grosso aereo non appartenente a una compagnia aerea possa entrare impunemente in Svizzera senza che i controllori di volo lo sappiano, preparatevi ad accusarli di essere omertosi partecipanti alla congiura.

Poi arriva Alan de Tourtoulon, “già pilota per British Airways e Swissair”. Ecco, questa dovrebbe essere una persona qualificata. Sentiamo cosa dice: secondo lui le scie normali durano uno o due minuti. In altre parole, ha appena contraddetto nonna Bertell. Poi dice che le scie che durano di più di due minuti sono più frequenti di un tempo e gli sembrano strane. Tutto qui?

Segue Andrew Johnson, la cui straordinaria qualifica è “fondatore di www.checktheevidence.com, referenza mondiale in materia di scie chimiche”. Si chiede come si possa formare una griglia di scie che s'incrociano: forse l'idea che gli aerei di linea volano verso destinazioni differenti e quindi hanno rotte che prima o poi s'incrociano è per lui troppo banale. Si lamenta di non aver visto gli aerei che avevano formato la griglia: osservazione molto profonda, considerato che ha appena detto che stava lavorando al computer e quindi presumibilmente non stava guardando in continuazione il cielo.

È poi il turno di Claire Henrion, “cofondatrice di Acseipica, associazione per lo studio delle attività d'irrorazione e di geoingegneria”. Ancora una volta, una qualifica che non indica alcuna competenza nella materia in oggetto. A lei le “scie chimiche” causarono un aumento di temperatura quando le vide per la prima volta (e si ricorda anche la data di quando le ha viste – questa è ossessione). Dice che per lei è evidente che le scie sono all'origine della sensazione di calore. Prove? Nessuna. E non vi aspettate che le cose migliorino più avanti.

Infatti arriva Belinda McKenzie. Climatologa? Meteorologa? Esperta di chimica e fisica dell'atmosfera? No: “attivista, impegnata in numerose azioni civili soprattutto in Gran Bretagna”. Dice che da circa un decennio le occasioni di prendere il sole sono diminuite per colpa delle scie che oscurano il sole. Sarà: io ho vissuto in Gran Bretagna per parte di quel decennio e di sole ne ho visto anche più del solito. L'estate di caldo e sole da record del 2003 non se la ricorda nessuno? I meteorologi sì, ma in questo “documentario” non ce ne sono. Chiediamoci perché.

Sentiamo Nikos Katsaros, “ricercatore al Centro nazionale di scienze fisiche ‘Demokritos’ di Atene, membro del Comitato nazionale per l'ambiente, rappresentante per la Grecia in seno al Comitato scientifico della Nato, membro del Comitato ‘Enouranos’ che indaga sulle attività d'irrorazione e geoingegneria”. Si limita a dire che c'è gente che ha visto, in Grecia, scie che durano a lungo (“rimangono visibili per ore e ore, a volte persino per un'intera giornata”). E allora?

Avete capito l'antifona: il “documentario” non è che una sfilata di persone dalle qualifiche perlomeno dubbie che dicono cose incredibili o assurde senza dimostrarle:

  • un “osservatore meteo” (che non vuol dire “meteorologo”, così come dire “osservatore di donne” non vuol dire “ginecologo”);
  • un “ex sindaco e politico belga, fondatore del Gruppo Belfort, gruppo di resistenza civile contro l'attività d'irrorazione e il Codex Alimentarius” (fedele al principio “se credi a un complotto, credi a tutti i complotti”), che afferma sicuro che la condensazione a 10.000 metri di quota “è impossibile” (12:10);
  • un “docente alla facoltà di aeronautica e ingegneria aerospaziale della Delft University of Technology (Paesi Bassi), PhD in ingegneria aerospaziale”, Coen Vermeeren, dice che ogni scia persistente deve avere una spiegazione alternativa (ma non si sbilancia su quale) e che sarebbe teoricamente possibile introdurre sostanze nel carburante degli aerei (ma non afferma che venga fatto);
  • un “geobiologo”;
  • Rosario Marcianò, già noto a chi legge queste pagine per le sue imprese, si esibisce in una nuova perla di assurdità (a 13:40) che trascrivo integralmente con le lacrime agli occhi dal ridere: “Quando arriviamo alle nove, alle dieci di mattina già si cominciano a veder passare i primi aerei e nell'arco di poche ore il cielo è completamente coperto da uno strato uniforme che oscura il sole, quindi è una costante ormai di non avere più delle giornate di sole vero ma delle giornate semioscurate o oscurate completamente, tant'è che alcune volte all'una del pomeriggio i lampioni della strada sono accesi. Questo indica che comunque la luminosità è tale da far accendere i lampioni delle strade automaticamente per via dell'oscurità. Lampioni accesi all'una del pomeriggio? Va detto che Marcianò non vive in Lapponia, ma a Sanremo.

In estrema sintesi, le presunte differenze fra le scie di condensazione e quelle “chimiche” sarebbero, secondo il “documentario” di Pasin, la durata, la forma e il comportamento. Quelle chimiche durano molto a lungo e sono “panciute”, oppure hanno un'ombra (già, perché le scie normali non possono gettare un'ombra) e sono scure. Quelle chimiche “sono visibili anche dallo spazio, sulle foto satellitari, ma le normali scie d'aereo non dovrebbero apparire sulle foto satellitari” (proprio così, a 9:58; ma allora che dire di queste foto, scattate da Paolo Nespoli dalla Stazione Spaziale). Il motivo per il quale le scie normali non si dovrebbero vedere non viene detto.

Viene detto che le “scie chimiche” contengono “bario, ossido di bario o piuttosto cloruro di bario, ossido d'alluminio, ossido di titanio” (Claire Henrion, 19:00) oppure “alluminio e bario” (Katsaros, 19:20) oppure “trimetilalluminio, che è un metallo in forma liquida..., un additivo che contiene sali di bario, ... rame, titanio, litio... carbonato di calcio che... serve per rendere sterile il terreno (Marcianò, 20:00) oppure “bario, cadmio, alluminio e anche plutonio ... dibromuro di etilene, micoplasmi e agenti virologici” (l'ex sindaco, 20:50) oppure “titanato di bario, di alluminio, di rame, di ossido di titanio” (Marcianò, 22:20) o anche “solfato di ferro” (l'osservatore meteo, 25:00). In altre parole, i sostenitori delle “scie chimiche” si contraddicono a vicenda.

Prove? Nessuna. Zero. Niente. Nada. Solo novanta minuti di aria fritta:

  • Per dimostrare l'esistenza delle “scie chimiche” in cielo, viene fatta un'analisi del terreno. Perché qualunque porcheria ci sia nel terreno, deve per forza venire da una scia di un aeroplano in quota, non dall'ambiente più vicino. E cosa ci trovano? Bario e alluminio. Due metalli molto comuni nella crosta terrestre.
  • “Non siamo mai stati così tanto malati”. Ammesso e non concesso che sia vero (dove sono i dati epidemiologici?), come si dimostra che è colpa delle “scie chimiche”?
  • Non potevano mancare le citazioni della moria delle api (ovviamente causata dalle “scie chimiche”), l'alterazione della “sintonia del campo elettromagnetico degli alberi” e l'immancabile Morbo di Morgellons, naturalmente causato dalle “scie chimiche” e “molto diffuso”. Come no. Tutti conosciamo qualcuno che dice che gli spuntano peli di plastica dal corpo.
  • È tutta colpa del Pentagono e dei “paesi satelliti” e ci sono “accordi con l'esercito”: allora anche l'esercito svizzero è connivente?
  • Gli aerei militari irrorano obbligatoriamente a 1500-6000 m di quota.
  • Le “scie chimiche” fanno venire disturbi intestinali ma aumentano l'autonomia dei radar oltre l'orizzonte, aumentano la temperatura terrestre, inaridiscono il terreno, aiutano per la cartografia del terreno, influiscono su sonno e sogni, creano depressione, apatia o allegria (a seconda della frequenza sparata con le scie).
  • L'obiettivo delle “scie chimiche” non è modificare il clima, ma controllare la popolazione: garantisce Marcianò.
  • Ci sono due tipi diversi di “scie chimiche”: quelle militari, a circa 5000 metri di quota, e quelle degli aerei di linea, a 10.000 m.
  • Anche Greenpeace e gli ambientalisti fanno parte della cospirazione.
  • Le “scie chimiche” sono state osservate anche nella versione colorizzata di Zorro.
  • Ovviamente non manca una citazione abbondante di HAARP, classico babau di mille complotti.

Qui mi fermo: ce ne sarebbero ancora, di cose da dire, ma direi che il concetto è chiaro.


Aggiornamento (2011/03/02). Grazie a tutti coloro che hanno inviato mail di civile protesta alla RSI, e grazie ai piloti e meteorologi che mi hanno contattato per esprimere la loro delusione per lo scivolone di una rete televisiva alla quale hanno sempre dato orgogliosa fiducia.

2011/02/27

Le cose che non colsi - 2011/02/27

Le chicche della settimana (2011/02/27)


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.


Shuttle Discovery. Ha eseguito il suo ultimo attracco alla Stazione Spaziale Internazionale, e Paolo Nespoli ce ne regala una splendida serie di fotografie. OnOrbit ha anche delle foto della sua arrampicata prese da un pallone sonda a 21 chilometri di quota. C'è anche un video ripreso dai fortunatissimi passeggeri di un volo di linea (grazie a Jacopo per la segnalazione). Per seguire la missione c'è lo stream HD della NASA su Ustream.


Trojan facile per Mac. Per tutti quelli che credono che il Mac sia invulnerabile: un cavallo di Troia facile da usare su misura per Mac (PCWorld).


Borsa di Londra infetta. In questo momento Londonstockexchange.com, sito ufficiale della Borsa di Londra, viene segnalato come sito pericoloso dai sistemi automatici di Google: distribuisce un falso antivirus per Windows. Brutta notizia per gli appassionati di Borsa, ma anche del software libero, perché secondo Netcraft il sito usa appunto Linux (Siamogeek; HighSeverity). Aggiornamento: HighSeverity ha chiarito che il sito veicolava malware tramite un sito pubblicitario esterno che ora è stato bloccato. Linux non c'entra.


Quando Apple non era cool, faceva questi video. E copiava spudoratamente Flashdance. Era il 1984 (Crunchgear).



Censura codarda. The King's Speech verrà ridistribuito in versione tagliata perché contiene scene di turpiloquio. Poco importa che siano essenziali per la trama (visto che il turpiloquio serve a Giorgio VI per superare la propria balbuzie): i puritani e i responsabili del marketing le vogliono eliminare. Già, perché così i loro fiocchi di neve non sentiranno mai parolacce. La mia soluzione? Mi sono scaricato subito la versione non ancora tagliata. Fatemi causa. Ecco perché i pirati sono spesso custodi della cultura (Entertainment Weekly).


Cinema 2010, nuovo record d'incassi. Il box office planetario del 2010 ammonta a 31,8 miliardi di dollari, contro i 29,4 del 2009; cala del 5% il numero dei biglietti venduti in USA (dati del rapporto MPAA). Ancora una volta la pirateria non sembra avere grandi effetti sugli incassi (Ars Technica).


ET, la vendetta. Un po' splatter ma geniale e straordinariamente ben fatto questo trailer-parodia.


Trojan bancario. Oddjob tiene aperto l'account bancario anche dopo che l'utente ha chiuso la pagina Web dell'home banking. È già in uso da mesi e sfrutta la sottrazione del session ID e non salva la propria configurazione su disco, ma si fa scaricare ogni volta che si apre una sessione del browser (The Register; Trusteer).


Comperare Firefly: 99.000 adesioni preliminari. Questa è la pagina Facebook dell'iniziativa. E gli attori e autori si dichiarano ben disposti a partecipare. Non male (Escapist; CNN).


La battaglia di Hoth in un milione e mezzo di pezzi di Lego. Non dico altro ed includo subito il video (Siamogeek).



Riattivare il visualizzatore foto di Facebook classico. Se detestate quello recentemente introdotto, le istruzioni per riaverlo sono su ZDNet.


Newstweek: alterare le notizie via WiFi. Uno scatolotto si sostituisce al router Wifi degli hotspot pubblici usando ARP e altera il contenuto delle pagine di notizie consultate dagli utenti. Sul serio? Secondo Imperica e Computerworld sì. Ma i creatori di Newstweek si proclamano “artisti”. Hmmm...


Sicurezza nei Wifi pubblici: Privoxy e Hamachi. Le istruzioni sono su Lifehacker.


Analisi del traffico Wifi da riga di comando sul Mac. Leggerissima e semplicissima da impostare e usare (Macworld).

2011/02/26

Podcast RSI 2011/02/25 - I testi della puntata

Questi articoli erano stati pubblicati inizialmente sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non sono più disponibili. Vengono ripubblicati qui per mantenerli a disposizione per la consultazione.

È disponibile temporaneamente il podcast della puntata di ieri del Disinformatico della RSI, per il quale ho scritto gli articoli che trovate sul sito di ReteTre e qui sotto.

Windows Phone, l'aggiornamento a volte blocca i telefonini

Se avete un cellulare Samsung con Windows Phone 7, fate attenzione se vi viene proposto un aggiornamento del software. È autentico, ma ha un problemino: a volte paralizza il telefonino o lo rende inutilizzabile. Ironia della sorte, l'aggiornamento doveva servire per migliorare la procedura di aggiornamento e non aggiungeva migliorie o nuove funzionalità per gli utenti. Secondo alcune fonti, anche alcuni modelli della LG sarebbero affetti da problemi di aggiornamento.

Microsoft ha ammesso il problema, ha rimosso l'aggiornamento per i telefonini colpiti e ha dichiarato che circa il 10% degli utenti ha riscontrato il fallimento dell'aggiornamento. Secondo una stima di The Inquirer, questo significa che da 50.000 a 100.000 acquirenti di cellulari dotati del sistema operativo Windows Phone si sono trovati con un apparecchio inservibile o non aggiornabile.

Per evitare il problema può essere utile, secondo i consigli di Microsoft, assicurarsi di avere ampio spazio nella memoria del computer usato per installare l'aggiornamento e una buona connessione a Internet. Quasi la metà dei fallimenti negli aggiornamenti sarebbero dovuti alla mancanza di questi due fattori. Non è chiaro cosa abbia causato quelli restanti e non si sa quante installazioni fallite abbiano prodotto telefonini inservibili (bricked, ossia “trasformato in mattone”).

Se il problema vi ha già colpito, scollegate il telefonino, staccate la batteria e il cellulare dovrebbe riavviarsi dalla sua ROM originale. Winrumors.com ha inoltre pubblicato delle istruzioni d'emergenza (da usare a proprio rischio e pericolo). Ars Technica ha delle istruzioni alternative. Se non ve la sentite di usare questi rimedi fai-da-te, comunque, vi conviene rivolgervi a un tecnico.

Fonti: ZDNet, BBC, Engadget, Sophos, Ars Technica, Punto Informatico, ZDNet, BBC.

Ricerca scientifica: i cellulari alterano il funzionamento del cervello

Sembrerebbe essere la prova scientifica, a lungo sospettata e da molti attesa, che i telefonini fanno male alla salute: una ricerca pubblicata sul prestigioso Journal of the American Medical Association (JAMA), intitolata Effects of Cell Phone Radiofrequency Signal Exposure on Brain Glucose Metabolism e firmata da Nora Volkow del National Institute on Drug Abuse di Bethesda (Maryland) e colleghi.

Secondo questa ricerca, una telefonata cellulare di 50 minuti altera il metabolismo del glucosio nel cervello. Questo metabolismo è un indicatore dell'attività cerebrale. L'alterazione, specificamente un aumento del 7%, è stata misurata nella zona del cervello più vicina all'antenna, usando vari accorgimenti per evitare che le 47 cavie dell'esperimento si facessero influenzare dalla posizione o dall'attività del telefonino: per esempio, gliene sono stati applicati due, uno funzionante e uno no, entrambi muti.

Va sottolineato che la ricerca non dice se questo aumento del metabolismo sia deleterio o addirittura positivo, ma è la prima dimostrazione di un effetto non termico delle onde elettromagnetiche sulle cellule cerebrali.

Fonti: ANSA, The Register, Engadget.

La sicurezza extra di Facebook e Google Calendar sul telefonino non funziona

A fine gennaio il Disinformatico ha segnalato la possibilità di attivare la connessione sicura HTTPS per l'accesso a Facebook, in modo da evitare il furto delle password quando ci si collega usando una rete Wifi. Adesso la ricerca di un professore universitario in Texas, Dan Wallach, ha rivelato che le garanzie di sicurezza di Facebook non valgono nulla quando si usa l'applicazione apposita ufficiale di Facebook sui telefonini dotati di sistema operativo Android.

Lo stesso problema si verifica sulle connessioni a Google Calendar. La soluzione, per ora, è evitare di usare connessioni Wifi per accedere a questi servizi e adoperare invece la connessione cellulare o via cavo.

Fonti: Sophos, The Register.

Facebook, trappole su misura per italofoni

Sophos segnala che sta circolando una serie di trappole costruite su misura per chi usa Facebook in italiano: una si spaccia per una segnalazione di un video-shock che riguarda una celebre bevanda gassata. "Dopo aver visto questo video non berrò più coca cola. Svelata la ricetta segreta. Guarda il video verità."

Un'altra annuncia "Cacciati Annalisa e Vito da AMICI per aver schiaffeggiato la Celentano, ECCO IL VIDEO INEDITO DEL PUGNO IN FACCIA". Una terza parla di uno "scherzo di San Valentino che sta facendo il giro del mondo". Si tratta in tutti e tre i casi di clickjacking, ossia di esche il cui scopo è ingannare l'utente facendogli credere di cliccare su un video quando in realtà sta cliccando su un pulsante invisibile che gli fa consigliare la trappola ai suoi amici o gli ruba il clic e lo usa per cliccare su una pagina di acquisto di prodotti.

Il rimedio è semplice: scaricare e installare Noscript, un plug-in (accessorio) per Firefox, e usare Firefox per navigare in Facebook.

Nuovi Mac, nuova falla nel connettore Thunderbolt

Dieci gigabit al secondo fanno gola a qualunque informatico, e Apple lo sa bene: per questo ha introdotto nei suoi nuovissimi portatili un connettore, denominato Thunderbolt (fulmine), che offre questa straordinaria velocità di trasferimento dati.

Ma c'è sempre qualcuno che deve guastare i festeggiamenti: in questo caso si tratta di Robert Graham, di Errata Security, che avvisa che Thunderbolt ha lo stesso problema delle connessioni Firewire: è un peer-to-peer (a differenza dell'USB, che è master-slave). In termini meno tecnici, qualunque dispositivo Thunderbolt o Firewire collegato a un computer ha pieno accesso alla memoria del computer in questione. Lo scenario proposto da Graham è quello di una persona che collega un videoproiettore al computer tramite il connettore Thunderbolt senza rendersi conto che il videoproiettore sta leggendo i dati del computer (password comprese).

I processori Intel permettono di bloccare questa funzionalità indesiderata di Thunderbolt, ma non risulta per ora che Mac OS X gestisca questo blocco. Vale la pena riflettere sui rischi di sicurezza prima di precipitarsi all'acquisto.

2011/02/24

Sta per partire lo Shuttle Discovery

Lancio dello Shuttle stasera


Purtroppo non posso seguire e commentare in diretta, ma è in corso l'attracco del modulo automatico europeo Kepler alla ISS e stasera (ora italiana) è previsto il lancio dello Shuttle Discovery. Ecco la diretta, offerta da Spaceflightnow.


Watch live streaming video from spaceflightnow at livestream.com

2011/02/23

Nuova rubrica: Il Delirio del Giorno. Io ne ho lette cose che voi umani...

C'è parecchia gente che non si rende conto di quanti svitati ci siano là fuori e di come Internet abbia dato loro uno sfogatoio insuperabile. Per ognuno di quelli che scaglia il proprio SUV contro l'ingresso di Malpensa ce ne sono tanti che zitti zitti credono che Roberto Giacobbo sia un conduttore di telegiornale, Raz Degan sia Piero Angela e che gli unicorni mannari siano acquattati dietro l'angolo di casa, pronti a ghermirli. E sfogano i loro deliri in Rete.

Alcuni di loro (non pochi) se la prendono specificamente con me, inviandomi deliri che credo sia giusto e illuminante condividere, anche per far conoscere questo aspetto del mestiere di debunker ed evitare che qualcuno pensi che in fondo i cospirazionisti sono solo gente che ha un'opinione differente sulle cose.

Da oggi pubblicherò periodicamente le farneticazioni più interessanti che ricevo, togliendo ogni riferimento che consenta di identificarne l'autore, affinché nessuno pensi di sfruttare questa rubrica come palco per i propri rantoli. Anzi: cari rantolatori d'ogni dove, sappiate che quello che mi avete scritto e scriverete potrà essere esposto al pubblico ludibrio.

Benvenuti al Delirio del Giorno. Tenetevi forte: la vostra fiducia nel genere umano verrà messa a dura prova.

Subject: sito attivissimo
From: [omissis]@fastwebnet.it
Date: 23 February 2011 12:55:29 CET

mi presento M* b*, attivo sul fronte della verita' globale, laureato in storia antica
studioso di fenomeni ambientali e geologici, 36 anni di modena.
Mi chiedo come si possa non vergognarsi, a pubblicare simili cose, disinformative, su problemi serissimi e pericolosissimi per salute, ambiente, a livello globale riconosciuti come tali, parlarene nel suo sito in maniera cosi leggera anzi
screditando adirittura il rpoblema.
Ma non ha rimorsi di coscienza quando se ne va a dormire? non pensa a quante persone ha portato per sempre sulla strada sbagliata? del buio e dello schiavismo?

Lei e' mandato dalle forze Nato, Usa, o semplicemente pagato da politici per disinformare su internet?
Ci piacerebbe chiarire questo enigma.

M* e tutti i vari gruppi

La mia risposta:

Tutti e tre, a rotazione.

2011/02/22

Le cose che non colsi - 2011/02/22

Fantascienza, pasticci, pasticche e altre chicche


È disponibile temporaneamente qui la puntata del Disinformatico di venerdì scorso, dedicata ai dischi a stato solido che non si cancellano correttamente, al BrowserCheck sui plug-in obsoleti, alla 2-step Verification di Google, alla voce delle sei settimane di vita che resterebbero a Steve Jobs, e al mistero del lago subglaciale artico Vostok.


Star Trek: Q in Italia. Il simpaticissimo John DeLancie, l'interprete dell'alieno onnipotente e trolleggiante Q di Star Trek Voyager, Deep Space Nine e The Next Generation, sarà in Italia con la moglie Marnie Mosiman alla Deepcon XII, la convention di fantascienza, fantasy e horror che si terrà a Fiuggi, presso l'Hotel Ambasciatori, dal 14 al 17 aprile. Per tutte le informazioni il sito da consultare è www.ds1.it/deepcon.


Caprica, Battlestar Galactica, Star Trek, Guerre Stellari, Big Bang Theory e l'Uomo Ragno. Divertitevi a trovare quanti cameo di attori delle serie di (fanta)scienza ci sono in Tonight I'm Frakking You. Non perdetevi il finale. La canzoncina non è all'altezza di F*ck Me, Ray Bradbury (Not Safe For Work), ma il video merita e il testo anche.



Petizione per comperare i diritti di Firefly. Nathan Fillion dice semiserio che se vincesse la lotteria si prenderebbe i diritti di Firefly per farne una nuova serie, e i fan lo prendono in parola. I lavori preliminari per la colletta sono qui, insieme a due conti su quanto possa essere plausibile il progetto. Se non sapete cosa sia Firefly o chi sia Nathan Fillion, vi siete persi qualcosa di speciale.


Falla in Java che sfrutta un baco nel MIDI. Secondo Inreverse.net, è già utilizzata da siti-trappola russi.


Il Credo del Fuffaro. Gira in Rete da tempo un magnifico elenco delle tecniche più usate dai cospirazionisti, dai (f)ufologi, dai sensitivi e dai ciarlatani in generale: ne abbiamo parlato spesso nei commenti di questo blog, ma non credo di averne mai segnalato il link. È la versione pronta per l'uso del Manuale del Perfetto Complottista che ho iniziato a scrivere e che langue incompleto in attesa di tempi meno frenetici.


Anticopia e antiritocco per le immagini JPEG. Geniale: l'immagine è compressa usando un algoritmo che in caso di ricompressione (per esempio per sapere se un'immagine viene manipolata o ripubblicata in versione di minor qualità) fa comparire una scritta in sovrimpressione sull'immagine. Non occorre software esterno (LightBlueTouchPaper).


Sta per morire il kolossal hollywoodiano? Io9 ragiona sui costi sempre più esagerati dei grandi film di Hollywood e sul calo continuo dei biglietti venduti e degli incassi dal 2004 ad oggi (se si considera l'inflazione). Il 3D è un flop commerciale: un tentativo inutile di tenere a galla una formula resa obsoleta da DVD, TV giganti e dinamiche di mercato sempre più frenetiche.


Petizione per ridurre il canone TV svizzero, il più caro d'Europa. Mi limito a segnalarla caso mai dovesse avere un seguito.


La Homeland Security dà del pedoporno per errore a 84.000 siti. Ti svegli una mattina e scopri che il tuo sito è offline ed è stato sequestrato dal governo federale USA. Quando pensi che non possa andare peggio di così, scopri che il sequestro è avvenuto con l'accusa di disseminazione di pedopornografia. È successo agli utenti dell'hosting offerto da Mooo.com: 84.000 sottodomini bloccati per tre giorni e marchiati con un avviso infamante. I danni chi li paga? (The Inquirer).


Intanto, in Russia, i venditori di farmaci abusivi prosperano. Colpa dei gonzi che comprano medicinali online e che causano lo spam che intasa le nostre caselle di posta. Brian Krebs fa nomi e cognomi dei boss del traffico di compresse e pastiglie e dei loro party e intrallazzi in Russia. Pensateci prima di comperare farmaci in Rete: rischiate di alimentare gente senza troppi scrupoli.

Discriminare complotti reali e immaginati con undici domande

Come si distingue un complotto vero da un delirio cospirazionista?


Al corso del CICAP per investigatori del mistero ho presentato la serie di domande-grimaldello di Peter Barrett (Canberra Skeptics), che trovo molto utili per distinguere i complotti reali da quelli immaginati. L'originale è archiviato qui su Archive.org; qui sotto trovate una mia traduzione ampiamente adattata che penso possa esservi utile per esaminare qualunque tesi di complotto.

1. L’asserzione che sembra confermare il complotto corrisponde ai fatti? Molte tesi di complotto si basano su asserzioni che in realtà non corrispondono ai fatti. Questo vale in particolare per tutte le asserzioni che sembrano smontare la “versione ufficiale”: la prima cosa da fare è verificare che la “versione ufficiale” riportata dall'asserzione sia davvero quella corretta e che il cospirazionista non l'abbia distorta. Poi bisogna verificare i fatti andando alle fonti originali ovunque possibile.

2. L’asserzione è davvero pertinente alla tesi di complotto? Spesso vengono presentate argomentazioni vere, basate su fatti reali, che però in realtà non c'entrano nulla e creano l'inganno di un apparente sostegno alla tesi. Per esempio, per l'11 settembre si cita spesso il fatto (vero) che il kerosene degli aerei non brucia a temperature tali da fondere l'acciaio e da questo fatto vero si argomenta che le Torri Gemelle non possono essere crollate senza un intervento di altro genere. Ma la temperatura di combustione del kerosene in realtà non è pertinente, perché l'acciaio non si fuse, ma fu solo ammorbidito tanto da perdere gran parte della propria capacità di carico, e l'incendio fu solo innescato dal kerosene ma alimentato dal contenuto delle Torri, che come qualunque incendio domestico raggiunse temperature tali da ammorbidire l'acciaio.

3. Se l’asserzione è vera, cosa implica? Un'asserzione, se considerata da sola, può sembrare plausibile. Ma lo è ancora se la applichiamo a campi o argomenti analoghi, oppure richiederebbe che il mondo fosse drasticamente diverso da come lo vediamo? Per esempio, se fosse vero che esistono le “scie chimiche”, questo implicherebbe una colossale partecipazione di piloti, controllori di volo, tecnici di rifornimento e addetti alla fabbricazione delle sostanze irrorate. Per l'11/9, l'asserzione che nessun aereo colpì il Pentagono implicherebbe che i vigili del fuoco che prestarono soccorso e raccolsero i resti dei passeggeri siano tutti bugiardi e che lo siano anche i 55 testimoni oculari dell'impatto.

4. L’asserzione è coerente con le altre? Viene spontaneo valutare una tesi di complotto in base al numero di asserzioni che sembrano sostenerla, ma bisogna considerare come le varie asserzioni interagiscono tra loro. Se due asserzioni si contraddicono, almeno una è sbagliata, o forse lo sono entrambe.

5. Cosa dicono gli esperti di settore? I sostenitori delle tesi di complotto si atteggiano a esperti, ma bisogna verificare se lo sono veramente e bisogna sempre sentire il parere professionale dei veri esperti sulle varie asserzioni pro-complotto. È importante che l'esperto sia di settore, perché vengono spesso citati a sproposito esperti in materie non pertinenti. Un premio Nobel per la letteratura, per esempio, non diventa onnisciente solo perché ha vinto un premio.

6. Asserzione o opinione? Spesso vengono spacciate per prove delle affermazioni che sono in realtà semplici opinioni non supportate da prove (“secondo me l'11/9 l'ha organizzato Bush”). Se non ci sono prove, si tratta solo di una congettura che non vale nulla e va ignorata fino a prova contraria.

7. L’asserzione è sostenuta da prove? I “potrebbe” o “forse” non valgono nulla: se non ci sono prove, non siamo di fronte a un’argomentazione, ma a una congettura che come tale va di nuovo ignorata.

8. La spiegazione fornita dalla tesi è l’unica possibile? Spesso la tesi cospirazionista afferma che l'unico modo in cui può essere avvenuto un evento anomalo è tramite una cospirazione. Vediamo se invece ci sono altre possibili spiegazioni. Se ce ne sono, allora l'asserzione complottista non è una prova.

9. Che risposta viene data alle obiezioni che contraddicono la tesi di complotto? Se le obiezioni vengono ignorate o respinte con l’insulto, la tesi di complotto è debole. Una tesi forte deve considerare tutti i fatti e spiegarli meglio delle altre tesi. Ignorare i fatti che non si conformano alla tesi è semplicemente inaccettabile.

10. Si può fare un esperimento risolutivo? Spesso le tesi alternative ci chiedono di accettarle per fede, magari facendo appello al buon senso o ai nostri pregiudizi (“le multinazionali sono tutte assassine”). Ma il buon senso inganna: per questo esiste la scienza. Vediamo se un esperimento oppure la semplice osservazione attenta della realtà ci permette di chiarire come stanno realmente le cose.

11. La tesi è coerente? Se la tesi di complotto è vera, deve essersi verificata una precisa serie di eventi per portare a compimento la cospirazione. Molte tesi di complotto non vogliono o non possono dettagliare il proprio svolgimento completo: in tal caso sono solo un’accozzaglia di asserzioni che, una volta radunate, formano una narrazione che si contraddice da sola e quindi può essere scartata.

2011/02/20

Il robot colibrì: semplicemente impressionante

Il DARPA presenta un colibrì robotico. Sarah Connor cerca una grossa retina per farfalle


Il Nano Hummingbird ha fino a otto minuti di autonomia, è capace di stare fermo in aria, volare in ogni direzione e atterrare verticalmente senza usare nessun sistema di propulsione o sostentamento a parte le proprie ali battenti, come un colibrì. Pesa 19 grammi ed ha un'apertura alare di 16 centimetri. È inoltre dotato di una microcamera con trasmettitore, in grado di riprendere e trasmettere immagini video in tempo reale. Fantastico. La BBC ne ha un altro video (Engadget, Discover). Notate la sua capacità di entrare in un edificio passando per una normale porta e immaginate la sua utilità in caso di soccorsi, spionaggio o interventi antiterrorismo.

2011/02/18

Podcast RSI 2011/02/18 - I testi della puntata

Questi articoli erano stati pubblicati inizialmente sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non sono più disponibili. Vengono ripubblicati qui per mantenerli a disposizione per la consultazione.

Test di sicurezza per il vostro browser

Moltissimi utenti usano programmi di navigazione impostati in modo vulnerabile perché non aggiornati e quindi contengono falle che sono già state turate, secondo una ricerca della società di sicurezza Qualys. Volete sapere se il vostro browser è a rischio? C'è il test gratuito e innocuo BrowserCheck, che fa una scansione innocua, valida per Windows, Mac e Linux, alla ricerca di vulnerabilità nei browser e nei loro plug-in.

Secondo le ricerche fatte con questo sistema, circa l'80% dei computer che si sono sottoposti al test hanno rivelato almeno una falla dovuta a un componente non correttamente aggiornato. Addirittura c'è un 10% dei computer che non ha mai ricevuto uno degli aggiornamenti periodici da parte di Microsoft.

Il plug-in più frequentemente non aggiornato è Java, nel 40% dei computer, seguito dal Reader di Adobe (32%) e da Quicktime di Apple (meno del 25%).

Se non vi accontentate di un solo test, c'è anche quello di Mozilla: Plugincheck.

Non sono perfetti e la comunità degli smanettoni di Slashdot critica alcuni aspetti del test, ma possono essere un buon promemoria della necessità di tenere aggiornati i componenti aggiuntivi del browser, in particolare Java, Quicktime, Adobe Reader e Flash.

Fonti: Computerworld, Slashdot.

I dischi a stato solido non si cancellano quando li cancellate

Cancellate sempre i dati sensibili dai vostri dischi rigidi prima di adibirli ad altri usi o mandarli al riciclaggio? Dovreste farlo: è buona norma di sicurezza, perché i ficcanaso informatici non aspettano altro per rubarvi foto o documenti compromettenti, come sta succedendo in questo periodo con le battaglie intorno a Wikileaks.

Di solito si pensa che per azzerare e rendere illeggibile il contenuto sensibile di un disco rigido basti usare uno dei tanti programmi appositi inclusi per esempio in Windows, Mac OS X o Linux. Ma due ricercatori della University of California San Diego, Steven Swanson e Michael Wei, hanno scoperto che le normali tecniche di cancellazione dati non funzionano con i dischi allo stato solido, quelli senza parti mobili che vanno tanto di moda adesso.

Se si riesce a scavalcare il flash translation layer è infatti possibile, in alcuni casi, leggere i dati che si pensava fossero stati cancellati. Per semplificare l'eliminazione sicura di questi supporti non resta che la tecnica più drastica: la distruzione fisica. Considerato che almeno una volta nella sua esistenza il vostro computer vi avrà fatto disperare, questa è la vostra occasione per dare al suo disco una serie di martellate liberatorie. Ma assicuratevi di aver fatto una copia dei dati prima di improvvisarvi novelli Thor.

Fonti: Siamogeek.

Rinforzare la sicurezza dell'account Google

Un articolo nel blog ufficiale di Google segnala l'introduzione di un livello supplementare di sicurezza a protezione degli account Google. Immaginate cosa succederebbe se un malintenzionato riuscisse a mettere gli occhi sulla vostra password di Google: potrebbe leggere la vostra posta su Gmail, vedere le foto che avete pubblicato su Picasa, leggere i vostri documenti ricercati su Google Docs. Cosa anche peggiore, se avete usato la stessa password di Google anche per altri servizi, il malintenzionato avrà accesso anche a quelli.

Questo livello supplementare è facoltativo e si chiama 2-Step Verification: per ora sarebbe riservato agli utenti di Google di lingua inglese, ma è accessibile a tutti usando l'interfaccia inglese di Google, per esempio cliccando su questo link preconfezionato che seleziona appunto l'inglese.

La procedura di attivazione richiede circa 15 minuti: andate nelle impostazioni personali (Personal settings) dell'account Google e selezionate la voce in più, Using 2-Step Verification. Vi viene chiesto che tipo di telefonino (Android, BlackBerry, iPhone, altri). Nel caso più semplice e generico (altri), Google vi manda un SMS o un messaggio vocale gratuito al numero di telefonino che gli date: immettete nella pagina delle impostazioni il codice numerico incluso nel messaggo e siete a posto.

Da questo momento in poi, quando vi collegherete ai servizi di Google vi verrà chiesta non solo la password ma anche l'immissione del codice che vi arriverà tramite SMS. E se il cellulare non prende o è smarrito? Semplice: Google offre anche una serie di codici di blocco da stampare e conservare in luogo sicuro. In più vi permette di definire anche un secondo numero di cellulare sul quale ricevere i codici di accesso.

Per i dispositivi mobili la procedura è leggermente più complessa: si definisce una password per ciascun telefonino, smartphone o tablet da usare, si immette questa password una volta sola e il gioco è fatto.

Certo, tutte queste password sono una scocciatura, ma immaginatevi quanto sarebbe grave perdere il controllo della propria posta o dei propri documenti. Prudenza!

Il mistero del lago Vostok

Nel Disinformatico spesso vengono demolite storie intriganti che si rivelano bufale, ma questo non significa che tutte le notizie fantastiche siano fasulle, anzi: la scienza offre storie altrettanto affascinanti.

Immaginate di aver impiegato trent'anni per raggiungere un territorio rimasto isolato dal resto del mondo per quattordici milioni di anni e di dovervi fermare a cinquanta metri dal traguardo. È quello che sta succedendo in Antartide, dove una spedizione russa sta trivellando da tre decenni per superare i quattro chilometri di ghiaccio duro come il vetro che separano la superficie dal lago subglaciale d'acqua dolce Vostok, un ambiente incontaminato che si estende su circa 10.000 chilometri quadrati (250 km per 50 km), raggiunge gli 800 metri di profondità ed è uno dei più grandi laghi del mondo, paragonabile al lago Baikal in Siberia o al lago Ontario in Nord America. Si presume che contenga forme di vita mai viste prima: alcuni microorganismi sono già stati recuperati.

Sembra incredibile che l'acqua liquida possa esistere a quelle profondità al Polo Sud, ma secondo i glaciologi i quattro chilometri di ghiaccio di copertura isolano il lago, la cui esistenza fu sospettata negli anni Settanta e confermata negli anni Novanta tramite rilevamenti satellitari, dalle temperature estreme della superficie, che raggiungono i -80°C (nel 1983 fu raggiunta la temperatura più fredda mai registrata sulla Terra: -89°C). Il lago beneficia, infatti, del calore geotermico proveniente dalla crosta terrestre sottostante.

La trivellazione avviata inizialmente per raggiungere il lago Vostok fu costretta a fermarsi nel 1998 in seguito ai timori di contaminazione del lago e riprese solo nel 2004 con l'adozione di metodi ecologicamente validi. Il lavoro è andato avanti a passo di lumaca (poco più di un metro e mezzo al giorno in media). La ricerca è affascinante perché il lago Vostok rappresenta l'ultimo ambiente incontaminato del nostro mondo ed è interessante anche per l'esplorazione spaziale, perché su una delle lune del pianeta Giove, Europa, ci sono condizioni glaciali simili: un oceano di acqua liquida protetto da uno strato di ghiaccio. E lo stesso avviene anche su Encelado, una luna di Saturno. Ma anche i sedimenti raccolti nel lago potrebbero rivelare l'evoluzione storica del clima nella zona, che è di grande interesse per climatologi e geologi.

Ma l'esplorazione robotica del lago antartico dovrà attendere ancora: i lavori sono stati sospesi pochi giorni fa fino a dicembre per il freddo eccessivo in superficie, che rende impossibili i voli degli aerei di rifornimento. Alle temperature estreme di dell'inverno antartico in arrivo, infatti, i sistemi idraulici degli aerei si ghiaccerebbero.

Per tenere aperta la trivellazione ed impedire che tutto si ghiacci è stato versato del kerosene e dell'antigelo nel foro praticato fin qui, ma c'è chi si preoccupa della possibile contaminazione di questo ambiente alieno. A dicembre scopriremo come andrà a finire e quali forme di vita si trovano sotto quattromila metri di ghiaccio.

Fonti: BBC, Popular Science, ASOC, Discovery.

Steve Jobs in fin di vita? Solo secondo una fonte

Molti siti e giornali stanno riportando la notizia che a Steve Jobs, lider maximo di Apple, resterebbero "solo sei settimane di vita" (ANSA, Gizmodo, Corriere del Ticino, per citarne alcuni). Ma la fonte della notizia è in realtà una sola, il National Enquirer, un giornale scandalistico, che ammette candidamente che la diagnosi è stata fatta esclusivamente sulla base di alcune fotografie recenti di Jobs da parte di un certo dottor Samuel Jacobson.

Gizmodo nota che l'Enquirer ha già preso granchi clamorosi in passato in fatto di diagnosi di morte imminente e che un altro medico, Gabe Mirkin, ha fatto la propria diagnosi esaminando l'aspetto del sedere di Jobs nelle foto.

Prima di diffondere certe notizie e dare per spacciata una delle figure iconiche dell'informatica, insomma, sarebbe opportuna un po' di prudenza nel considerare le fonti e i metodi. E, chissà, magari anche un po' di buon gusto.

La cascata impossibile di Escher

Splendida illusione ottica: il moto perpetuo ispirato da M.C. Escher


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.


A differenza del video precedente, questo ha tutta l'aria di essere realizzato utilizzando un effetto puramente fisico, ottenuto tramite la prospettiva forzata. Le ombre della persona non si spostano correttamente sulle varie parti della struttura. La versione in alta definizione rivela alcuni degli elementi ingannevoli della prospettiva forzata: le colonne non sono in realtà continue. Resta da capire l'effetto clou, quello dell'acqua che ricade. Il video sta avendo un successo notevole: è citato da Gizmodo, BoingBoing, Repubblica e molti altri siti e ha superato le 500.000 visualizzazioni. Complimenti all'artista, e buon divertimento nel decifrare il trucco.

2011/02/20

Si moltiplicano i tentativi di decifrare il trucco. Molti sono linkati nei commenti qui sotto (BoingBoing, Scientificando, LegaNerd, Geekosystem, Forgetomori); aggiungo anche quello di Photobuster.

2011/02/17

Un bicchiere d’acqua si regge senza bicchiere

Videoquiz: si toglie il bicchiere e l'acqua ne mantiene la forma



È finto, d'accordo: ma quali sono gli indizi della finzione? Uno scherzo magnifico da fare agli amici creduloni, che s'inzacchereranno ripetutamente nel tentativo di emulare l'impossibile. Una buona occasione per insegnare loro a non credere a tutto quello che vedono su Youtube (via Gawker).

Corrado Lamberti a Lugano il 19/2

Bello: vedere il decollo dell'Ariane. Sublime: vederlo dalla Stazione Spaziale Internazionale


Credit: ESA / NASA

Vedete quella sottile scia bianca che si staglia contro il cielo nero, sulla destra? È il missile europeo Ariane che si arrampica verso lo spazio e trasporta l'ATV, un veicolo automatico grande come un autobus a due piani che trasporta provviste e materiali per gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, dalla quale Paolo Nespoli ha scattato quest'immagine. Che io sappia, questa è la prima volta che la scia di un missile in salita verso lo spazio viene fotografata da un altro veicolo spaziale con esseri umani a bordo. Fantastico. L'originale della foto è qui.

Per chi non ha la fortuna di assistere alle meraviglie dello spazio da un palco privilegiato come quello della Stazione Spaziale Internazionale posso proporre un appuntamento capace di evocare tutto il fascino del cosmo e dell'astronomia: sabato 19 febbraio sarà a Lugano Corrado Lamberti, il più noto divulgatore dell'astronomia di lingua italiana, già direttore delle riviste "l'astronomia" e "le Stelle".

Lamberti è ospite della Società Astronomica Ticinese alle 17, presso il Liceo di Lugano 2 (Savosa), dove terrà una conferenza aperta al pubblico e intitolata "Capire l'universo". La conferenza è dedicata alla cosmologia, una delle parti più ostiche ma meravigliose dell'astrofisica. Ho già avuto il piacere di assistere a una conferenza di Lamberti e so che sarà abile nel chiarire cosa sono la costante cosmologica, la materia oscura, l'energia del vuoto e tutti gli altri concetti di questo campo affascinante con i suoi caratteristici esempi e con le sue riflessioni sul senso dell'universo, che sono in ultima analisi il vero scopo dell'astronomia e sono la ciliegina sulla torta dei suoi incontri pubblici. Io purtroppo non ci sarò (sono impegnato con il corso per investigatori del mistero del CICAP), ma vi consiglio di andarci, se potete, e di applaudirlo anche da parte mia.

Steve Jobs in fin di vita? Solo secondo una fonte bufalina

A Steve Jobs restano sei settimane di vita. Se lo dice il National Enquirer, siamo a posto


Molti siti e giornali stanno riportando la notizia che a Steve Jobs resterebbero "solo sei settimane di vita" (ANSA, Gizmodo, Corriere del Ticino, per citarne alcuni). La fonte è una sola, il National Enquirer, un giornale scandalistico paragonabile per serietà a Novella 2000, e la diagnosi è stata fatta esclusivamente sulla base di alcune fotografie di Jobs da parte di un certo dottor Samuel Jacobson.

Gizmodo nota che l'Enquirer ha già preso granchi clamorosi in passato in fatto di diagnosi di morte imminente e che un altro medico, Gabe Mirkin, ha fatto la propria diagnosi esaminando l'aspetto del sedere di Jobs nelle foto.

Prima di darlo per spacciato, insomma, sarebbe opportuna un po' di prudenza nel considerare le fonti e i metodi. E anche un po' di buon gusto.

Lotteria delle Green Card per vivere negli USA: occhio ai furbi

Questo articolo era stato pubblicato inizialmente su Wired.it, dove ora non è più disponibile, per cui lo ripubblico qui.

Se vi squilla il telefono e vi dicono che avete vinto una Green Card, ossia un permesso di residenza negli Stati Uniti, o se vi arriva una mail dello stesso tenore, come sta capitando a molti in questo periodo, non entusiasmatevi troppo.

È vero che esiste una lotteria annuale che assegna circa 50.000 permessi di residenza e di lavoro permanente negli USA, ma per poter vincere occorre partecipare: se non avete inviato nessun modulo di richiesta della Green Card, non vi pioverà certo in casa il permesso di andare a vivere negli Stati Uniti. Cosa più importante, per legge nessuna organizzazione commerciale è in grado di darvi reali vantaggi o garanzie di vincita.

Questo non ha impedito il fiorire di agenzie che promettono vincite assicurate o facilitate e che usano nomi ingannevoli (come US Green Card Office) e grafica molto curata, che le fanno sembrare emanazioni ufficiali delle istituzioni statunitensi, con tanto di link a Whitehouse.gov o altri siti governativi reali, immagini della Casa Bianca e tripudio di bandiere a stelle e strisce.

Siti come Usagc.com, Green-card.com, Usgreencardlottery.com, Usagchelp.com, Usgreencardoffice.com, Usafis.org o Gic-us.com in realtà scrivono (in piccolo) che si ha il diritto di partecipare gratuitamente alla lotteria governativa e che i pagamenti richiesti servono a coprire le consulenze nella compilazione della domanda per la Green Card, ma molti utenti non se ne accorgono e aderiscono alle loro offerte, grazie anche a campagne di marketing ad alta pressione effettuate per telefono e via mail. Formalmente, quindi, non si può neanche parlare di truffa, perlomeno se da qualche parte nel sito c'è indicato che non si tratta di un ente governativo (“not a governmental agency” o simili); è tutt'al più comunicazione ingannevole. E nulla vieta a una società privata di fornire assistenza con la burocrazia statunitense.

Il primo indizio da tenere presente è il suffisso del sito: i veri siti governativi statunitensi hanno un nome che termina con .gov. Qualunque sito che abbia altri suffissi, come .com o .org, non appartiene al governo degli Stati Uniti. Il numero di aquile o di bandiere in bella mostra nella pagina Web non conta.

Per avere informazioni corrette sulla lotteria delle Green Card, più formalmente denominata Diversity Visa Lottery Program, occorre visitare l'apposita sezione del Dipartimento di Stato USA presso Travel.state.gov (notate il suffisso), dove viene spiegato come si compila la modulistica, quali sono i requisiti (per esempio, solo i cittadini di alcuni paesi sono ammessi, perché gli altri hanno altre modalità) e come avviene realmente la notifica dell'eventuale vincita. Viene inoltre ribadito che l'iscrizione è gratuita, che il governo statunitense non impiega società esterne di consulenza per questo servizio e che fare i furbi inviando più di una richiesta squalifica il candidato.

Occhio al suffisso, quindi, e non cedete alle lusinghe dei venditori telefonici e online, anche perché se siete cittadini europei probabilmente non potete neanche partecipare alla lotteria per le Green Card, concepita per incoraggiare l'influsso di immigrati da altri paesi. Se vi interessa andare a vivere negli Stati Uniti ci sono anche altre modalità per ottenere la Green Card: le trovate descritte presso Uscis.gov.

2011/02/16

Le cose che non colsi - 2011/02/16 [UPD 2011/02/17]

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2011/02/17.

Se avete visto una luce brillante schizzare in cielo nella notte fra l'8 e il 9 febbraio, non avete avuto le traveggole ma non avete assistito a una visita degli alieni: si è trattato di un bolide, che è stato osservato dagli astrofili italiani e svizzeri e registrato anche in video. Tutte le info sono su Query.

Com'è una cometa quando dorme? Così è la Tempel-1 di qualche ora fa. Altre foto e info qui e qui.

Scoperto davvero Tyche, un nuovo pianeta del nostro sistema solare? Non proprio, spiega la NASA. Di certo non è Nibiru.

Finalmente avremo una stazione spaziale con una centrifuga che ruota per generare una pseudogravità, come in 2001 Odissea nello spazio? La proposta, da parte della NASA e della Bigelow Aerospace, c'è e si basa su moduli gonfiabili. Non è un'idea nuova ed è meno bizzarra e pericolosa di quel che sembra a prima vista.

Sono citato su Poliziadistato.it con riferimento alle bufale, all'11 settembre e alle “scie chimiche”. Adesso i complottisti diranno che anche la Polizia è ai miei ordini.

Il CICAP è stato riconosciuto come Associazione di promozione sociale: in altre parole, è possibile indicarlo nella dichiarazione dei redditi italiana quale beneficiario del 5 per mille. Luogocomune, invidioso, lotta per essere riconosciuto come associazione di promozione scemenze.

Avete ricevuto mail o telefonate che vi annunciano che avete vinto una Green Card per andare a vivere negli Stati Uniti? Occhio alla truffa dei siti che somigliano a quelli del governo USA ma non lo sono. Le Green Card non si vincono così. Qualcuno vuole spillarvi soldi per un servizio che in realtà è gratuito. Maggiori dettagli sono nel mio articolo su Wired.it.

Scoperta la formula segreta originale della Coca-Cola? Sarebbe stata pubblicata in un articolo dell'Atlanta Journal-Constitution il 28 febbraio 1979 e scritta da Everett Beal, che sarebbe stato un amico di John Pemberton, il farmacista che inventò la bibita. Sì, la ricetta contiene estratto fluido di coca; ma non è quella di oggi (Snopes; Gawker).

Notizie che non vorreste mai leggere: “Ragno vampiro attratto dall'odore dei piedi degli esseri umani”. Prima che corriate a farvi un pediluvio ogni quarto d'ora, leggete l'articolo. Le cose stanno molto meno peggio di quanto potrebbe sembrare.

Nessuno è perfetto: anche l'astronauta lunare Buzz Aldrin ha abboccato alla leggenda metropolitana del sedere di cavallo che determina le dimensioni dei missili spaziali (video).

Stuxnet ha preso di mira cinque impianti industriali iraniani ed è stato diffuso in più varianti, secondo il dossier di Symantec. Conterebbe codice su misura anche per altri PLC oltre a quelli per impianti nucleari (BBC).

A proposito di virus, F-Secure ha un video che ripropone venticinque anni di storia dei virus, con schermate d'epoca che fanno quasi tenerezza per la loro natura ingenua e semplice, ben diversa da quella di oggi.

Si può fare un attacco informatico che paralizzi Internet? Pare proprio di sì, e basterebbero 250.000 computer zombificati. L'attacco ZMW (dalle iniziali dei suoi scopritori) è descritto in dettaglio da New Scientist e da Siamogeek.

2011/02/15

UFO a San Nicola Manfredi? Se siete sul posto, contattatemi

L'articolo è in evoluzione e verrà aggiornato man mano che vi sono novità. Ultimo aggiornamento: 2011/03/08.

A proposito del presunto avvistamento di UFO a San Nicola Manfredi di cui ha parlato anche Mistero e che sta circolando anche all'estero (Above Top Secret), date un'occhiata all'analisi di Paolo Bertotti, del Centro Italiano Studi Ufologici, che propone una spiegazione molto terrena all'avvistamento che altri ufologi meno cauti stanno già presentando come se fosse straordinario, dicendo che "Spiegazioni 'ufficiali' proprio non se ne trovano". Angelo Carannante, del Centro Ufologico Benevento, dichiara che “Non riusciamo proprio a inquadrarlo in nessun fenomeno naturale o attività umana”.

Prima di lasciarsi andare a simili entusiasmi sarebbe opportuno escludere anche le possibili spiegazioni normali: per esempio, che si tratti di un riflesso del sole (guarda caso situato alle spalle di chi riprende) su un edificio sulla collina antistante (l'oggetto non si staglia contro il cielo, come potrebbe sembrare: nel secondo video, a 3:10 circa, una voce femminile dice “sotto a quella montagna” nel descrivere la posizione dell'oggetto, e a 6:00 circa si vede un'inquadratura più ampia). La ripresa è avvenuta il 23 giugno del 2010 (per il primo video) e il 13 giugno e nei giorni seguenti (per il secondo video), stando a quanto indicato nei video stessi, e il fenomeno è avvenuto “nelle ore pomeridiane per diversi giorni, a volte verso le 14 e altre attorno alle 17”, secondo Nextme.

Per fare la prova del nove all'analisi di Bertotti serve qualcuno del posto che possa localizzare il punto di ripresa. Nel secondo video, a 3:40 circa, viene detto che la zona inquadrata è quella di Castelpoto. Potete dare una mano per precisare meglio e vedere se sulla collina ci sono edifici?

Naturalmente se gli autori delle riprese vogliono contattarmi privatamente il mio indirizzo è paolo.attivissimo@gmail.com. Se lo desiderano, terrò riservati i loro nomi e il punto di ripresa.


2011/02/17


Dai commenti segnalo questa foto di lasuorica che mostra l'aspetto della luce del sole quando si riflette su una superficie riflettente lontana. Somiglia molto a quello che si vede nel video ufologico. L'originale è qui.


2011/03/08


Sono stati pubblicati i risultati delle analisi del Centro Ufologico di Benevento Mars Group Campano (probabile detentore del record per il nome di associazione ufologica più lungo del mondo). Secondo  Affaritaliani “l'avvistamento è autentico”, ma questa espressione non compare nei documenti del CUBMGC.

Nell'analisi non c'è nulla che non possa essere spiegato con alcuni fenomeni più che normali. Il passaggio di due oggetti, scoperto durante l'analisi, è compatibile con il passaggio di insetti o uccelli a poca distanza dall'obiettivo. Non si capisce perché invece il CUBMGC escluda quest'ipotesi dicendo che “la velocità di spostamento sembra eccessiva  fuori norma ed inoltre non possiedono una forma corporea tale da poterli identificare”.

Anche l'ipotesi banale del riflesso del sole su vetri o altre superfici a specchio viene esclusa perché “avremmo dovuto verificare sempre, tutti i giorni, nelle ore quando il sole si trova in una posizione tale da potersi specchiare su quella presunta superficie riflettente”. Ma il sole non traccia sempre lo stesso arco nel cielo tutti i giorni, ma l'arco varia progressivamente ogni giorno e quindi un riflesso può benissimo verificarsi solo in certi giorni dell'anno, quando il sole si trova nella posizione giusta.

La cosa che dispiace di più è che il CUBMGC non ha condiviso tutto il materiale video e fotografico (“il video di San Nicola Manfredi in nostro possesso è ben diverso da quello postato su "you tube" [sic]... inoltre siamo in possesso di numerose fotografie realizzate allo stesso momento della ripresa video, scattate da angolazioni e distanze diverse, che ritraggono altre fasi dell'oggetto non visibili nel video”) e poi ha criticato chi ha fatto ipotesi alternative senza avere tutto il materiale.

Non importa come la si pensi sui fenomeni UFO: la condivisione completa delle informazioni e delle immagini è essenziale per un approccio rigoroso e sincero. Anche stavolta, però, spiace vedere che questa regola fondamentale è stata per ora disattesa.

2011/02/13

“MedBunker” ieri a Lugano: concentrato contro le diluizioni

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2011/02/16.

Conferenza "Medicine alternative: miti e realtà"
Credit: Ines Bee
È terminata qualche ora fa la conferenza luganese di Salvo di Grazia, alias WeWee, il medico che indaga sulle presunte terapie alternative, autore del blog Medbunker. Tanti fatti, tanta sostanza e una spolverata di humour per una carrellata nel mondo bizzarro dell'omeopatia, dei fiori di Bach, del Reiki e di tanti altri metodi di cura, con la spiegazione delle loro origini (spesso imbarazzanti a livelli esilaranti) e i dati del loro fallimento, ma anche con tante riflessioni sulle ragioni sociali del loro successo e sul costo umano delle tragedie e dei casi disperati che vengono risucchiati da queste pseudomedicine: che non sono “pseudo” per partito preso, ma perché, prove alla mano, non funzionano. Il dibattito con e fra il pubblico, nella sessione di domande e risposte, è stato un complemento davvero notevole e ricco di spunti ulteriori.

Credit: Lisa Attivissimo
L'unico rammarico, come capita spesso in questi casi, è che nessuno dei sostenitori delle terapie alternative si è offerto per un contraddittorio. O meglio, un sostenitore è venuto ma non ha proferito parola. Eppure non abbiamo certo avuto toni intimidatori: come Scettici Allegri del Cicap Ticino abbiamo anzi proposto solo un invito a informarsi e riflettere, e ci siamo concessi un paio di momenti di frivolezza, compreso il mio “suicidio omeopatico”. Doppio, visto che dal pubblico mi hanno scherzosamente contestato un errore metodologico. Ho ingerito due interi flaconi di sonnifero omeopatico della Boiron, uno a 9CH e uno ancora più “potente” a 30CH, e come potete notare sono ancora qui bello sveglio [la versione iniziale di questo articolo è stata scritta all'una e mezza di notte dopo la conferenza]. Anche le mie figlie e l'amico e socio CICAP Ticino Rodri (foto a inizio articolo) hanno preso una bella overdose di sonnifero omeopatico, ma dopo la conferenza abbiamo tirato l'una di notte senza problemi tutti insieme. Fa pensare, vero?

Conferenza "Medicine alternative: miti e realtà"
Credit: Ines Bee
Il dottor Salvo Di Grazia ha anche fatto una dimostrazione pratica dei principi dell'omeopatia per far vedere che cosa c'è nei prodotti omeopatici (o meglio, cosa non c'è) e chiarire che assumere un prodotto omeopatico significa usare diluizioni talmente estreme da non contenere neanche un atomo del principio attivo originale.

Ha disposto una lunga serie di bicchieri: nel primo ha versato del liquore. Poi ha preso una goccia del liquore e l'ha messa nel secondo bicchiere, che conteneva circa cento gocce d'acqua. Poi ha prelevato una goccia dal secondo e l'ha messa nel terzo, anch'esso contenente cento altre gocce d'acqua. E così via, per tutti e trenta i bicchieri delle tre file che vedete nella foto qui accanto.

Questo è il principio della diluizione centesimale sul quale si basa l'omeopatia. Ma la chimica ci insegna che dopo l'undicesima diluizione di questo tipo non c'è più neanche una molecola della sostanza iniziale: si sta diluendo acqua con altra acqua. I prodotti omeopatici più “potenti”, come il sonnifero che ho ingerito io, sono alla trentesima diluizione. In altre parole, ho mangiato soltanto zucchero impregnato di acqua diluita con altra acqua. Siete ancora sicuri di volervi fidare dell'omeopatia?

Credit: Lisa Attivissimo
La conferenza si è occupata anche di molte altre medicine alternative oltre all'omeopatia, toccando anche il settore dei gadget e dei talismani, come il Power Balance e i prodotti per la “disintossicazione” tramite pediluvio, che si basa su un banale trucchetto di chimica per fregare il prossimo.

Quello che non mi aspettavo (e con me, credo, molti del pubblico) è il livello di menzogna alla quale arrivano alcuni sostenitori delle terapie “alternative”: non si può più invocare la buona fede mal riposta o il semplice errore di metodo di queste persone quando arrivano a falsificare le radiografie che dovrebbero dimostrare che le loro terapie “non ufficiali” funzionano. E tutto questo viene fatto sulla pelle di chi soffre.

Il video integrale della serata è disponibile su Youtube: prima parte, seconda, terza, quarta, quinta, sesta, settima, ottava, nona, decima e undicesima. La playlist completa è questa. Un altro video integrale è a disposizione grazie a Bruno Moretti Turri. Altre foto, oltre a quelle che vedete qui, sono andate online subito grazie a Ines Bee (le trovate su Facebook e Flickr); poco dopo si sono aggiunte quelle di Andrea Tedeschi.

2011/02/12

Le cose che non colsi - 2011/02/12

Stasera alle 20 sarà a Lugano Salvo Di Grazia, alias WeWee, il medico autore del blog Medbunker, noto per le sue indagini sulle medicine e terapie “alternative”. L'appuntamento è all'Hotel Pestalozzi, in Piazza Indipendenza 9. La conferenza è organizzata dal CICAP Ticino e io sarò presente come moderatore. Il biglietto d'ingresso è di cinque franchi (4 euro) per i soci CICAP che presentano la tessera d'iscrizione e dieci franchi (8 euro) per i non soci. L'ingresso per la stampa è gratuito. Per informazioni: ticino@cicap.org.

James Randi, celeberrimo debunker, ha sfidato gli omeopati mettendo sul piatto un milione di dollari (da devolvere eventualmente in beneficenza) per il primo che riuscirà a dimostrare l'efficacia dei prodotti omeopatici. Ecco il video:


È scaricabile qui la puntata del Disinformatico di ieri, dedicata al presunto cratere meteorico scoperto in Canton Ticino, alla nuova versione 10.2 di Flash Player, alla tecnica per rubare le password dell'iPhone in sei minuti, all'eliminazione dell'Autorun per XP e Vista, e al kit per fabbricare "virus" per Facebook.

Ho fatto un'indagine su una storia di paranormale religioso islamico: la credenza che ci sia un masso che una volta l'anno rimane a mezz'aria a Gerusalemme o (in alcune versioni) al Al-Hassa. Il risultato è su Wired.

L'UE avrà finalmente un alimentatore unico per tutti i telefonini (o almeno per gli smartphone). Si ridurranno l'inquinamento e il numero di alimentatori da portare in giro, ma caleranno anche i prezzi?

Per i cultori della Trilogia Originale di Guerre Stellari segnalo Star Wars Begins: una curatissima raccolta di scene inedite o alternative e di chicche disponibile su Youtube (via Siamogeek).

L'Ares 1 non è morto, anzi si potrebbe accoppiare. Il vettore spaziale americano per il trasporto di passeggeri, bloccato da Obama dopo un primo lancio di prova e anni di sviluppo, sta continuando a crescere (ormai i fondi sono stati stanziati e dalla ricerca si ricavano comunque dati preziosi) e ora arriva la proposta di accoppiarlo con un secondo stadio europeo tratto dall'Ariane. Il nome del progetto è Liberty (SpaceflightNow).

Tra poco ci sarà l'ultima occasione di fotografare uno Shuttle attraccato alla ISS. Ma significa rischiare parecchio (SpaceflightNow).

La dichiarazione d'indipendenza del ciberspazio compie 15 anni ed è più attuale che mai. Il linguaggio un po' retorico di John Perry Barlow calza a pennello con gli eventi in Tunisia ed Egitto e anche, su scala ben più modesta, con la battaglia (persa) contro i "pirati" del copyright e i censori.