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2007/08/14

Antibufala: l’uomo che si ridusse i pollici per usare l’iPhone

Pollici troppo grossi per il cellulare? Ci pensa il chirurgo


Vediamo se riesco a prevenire l'arrivo nei media italiani di una bufala decisamente originale. Un articolo del North Denver News dell'8 agosto scorso ha descritto il caso di Thomas Martel, un ventottenne dai pollici molto grandi che se li è fatti ridurre chirurgicamente per poter usare i moderni cellulari con tutti i loro minuscoli bottoni e con i loro schermi sensibili al tatto, come quello del suo nuovo iPhone.

Martel, riferisce l'articolo, aveva problemi a toccare i tasti giusti e perdeva in continuazione gli stili utilizzati da alcuni cellulari. Ha dichiarato che la procedura è stata costosa, ma conta di recuperare la spesa nell'arco di dieci o quindici anni; e la frustrazione eliminata, chiaramente, non ha prezzo.

Il medico, il dottor Robert Fox Spars, è il creatore della procedura, secondo l'articolo, denominata whittling: una piccola incisione su entrambi i pollici e la limatura delle ossa, seguite da un'attenta correzione dei muscoli delle dita e dalla correzione delle unghie.

E' tutta una burla: l'articolo era costellato di indizi (non ci sono muscoli nei pollici e l'operazione con relativa convalescenza avrebbe richiesto molto più tempo di quello per il quale è stato disponibile l'iPhone), ma questo non ha impedito a molti di cascarci, come testimonia per esempio questa ricerca in Google.

Dopo pochi giorni di frenetico passaparola su Internet, il North Denver News ha deciso che era il caso di fermare la notizia prima che se ne perdesse il controllo e ha pubblicato la smentita. Si trattava di satira sul fatto che la società americana accetta tranquillamente la chirurgia plastica e la "deformazione decorativa" del corpo umano per motivi di vanità ma non per altre ragioni più pratiche e sull'ossessione per la tecnologia trasformata in oggetto di moda e tifoseria.

Si è trattato anche di un piccolo esperimento sociale: una dimostrazione efficace di quanto siano poco scettici i lettori, cosa che in questo momento (in cui si consultano sempre più le fonti online, comprese quelle prive di garanzie) può comportare errori dalle conseguenze molto serie. Quindi in futuro, mi raccomando, siate più cauti anche nei confronti delle notizie pubblicate dai media tradizionali: chiedetevi sempre se la notizia ha perlomeno una propria coerenza interna.

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