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2016/10/09

L’astrologa di Reagan: pseudoscienza al potere

Questo articolo vi arriva gratuitamente grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete farne una per incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2017/01/27 1:05.

A settembre 2015 ho raccontato al XIII Convegno Nazionale del CICAP tenutosi a Cesena presso il Teatro Alessandro Bonci la storia incredibile dell’astrologa che influenzava il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e ho presentato altri casi nei quali la pseudoscienza ha preso il potere, con risultati disastrosi. Ci sono anche riferimenti ai candidati presidenziali recenti ed attuali.

Se volete, c’è il video (41 minuti); in alternativa vi propongo qui sotto il testo che avevo scritto come falsariga del mio intervento, con le note e le fonti di riferimento.





L’astrologa di Reagan


Nel 1986 il summit di Reykjavik fra il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e il premier sovietico Mikhail Gorbaciov decise i destini del mondo. In quell'incontro giocò un ruolo fondamentale una donna, Joan Quigley. Fu lei a scegliere l'orario della partenza di Reagan per Reykjavik. Il capo di gabinetto della Casa Bianca di allora, Donald Regan, racconta che quasi ogni decisione e ogni spostamento importante, compresa la firma dei trattati sulle armi nucleari, dipendeva dall'approvazione dalla Quigley, che aveva potere di veto sugli orari di tutte le conferenze stampa presidenziali e indicava quando era sicuro viaggiare e quando organizzare un summit [video; video]. Joan Quigley era l'astrologa di Ronald Reagan.

L'uomo più potente del mondo, l'uomo che aveva il dito sul pulsante di lancio dei missili nucleari capaci di distruggere l'umanità, si faceva consigliare da una donna che arrivò a dirgli di evitare l'antagonismo con Gorbaciov perché i due avevano in armonia un pianeta in Acquario [Huffington Post, 2014].

Quando la CIA venne a sapere che la moglie di Reagan, Nancy, discuteva le relazioni fra Stati Uniti e Unione Sovietica con la Quigley su linee telefoniche non protette ci fu il panico.

Reagan confidava da sempre nell'astrologia. All'inizio della propria carriera politica, prima di conoscere la Quigley, frequentò a lungo Carroll Righter, l'astrologo delle stelle di Hollywood [People Magazine, May 23, 1988 Vol. 29 No. 20]. Nel gennaio del 1967, all'inizio della propria carriera politica, impose un orario insolito, la mezzanotte e dieci, per il proprio insediamento come governatore della California. Lo fece per sfruttare le condizioni astrologiche favorevoli, come raccontano candidamente i giornali dell'epoca [New York Times, 1988].

Reagan non fu certo l'unico presidente degli Stati Uniti a rivolgersi all'astrologia: anche Theodore Roosevelt (presidente dal 1901 al 1909) era un appassionato della materia e Franklin Delano Roosevelt (eletto presidente quattro volte, dal 1933 al 1945) citava spesso gli oroscopi [New York Times, 1988].


La strega di Churchill


Durante la Seconda Guerra Mondiale, inoltre, il presidente degli Stati Uniti non era l'unico leader degli Alleati ad avere una passione per il paranormale e le pseudoscienze. Winston Churchill, primo ministro britannico dell'epoca (1940-45), era devoto seguace di Helen Duncan, l'ultima donna processata e incarcerata per stregoneria in Inghilterra [Mysterious Universe, 2014].

La Duncan era una medium scozzese molto popolare, che sembrava avere poteri paranormali straordinari. Uno dei suoi più clamorosi successi fu la visione remota dell'affondamento da parte di un U-Boot tedesco della grande nave da battaglia HMS Barham, nel quale erano periti 861 marinai il 25 novembre 1941.

La Duncan annunciò pubblicamente il disastro, tenuto segretissimo dalle autorità britanniche, pochi giorni dopo, durante una seduta spiritica, dicendo che glielo aveva comunicato il fantasma di uno dei marinai della nave affondata. La Marina Britannica fu talmente scossa dalla rivelazione che temette che la Duncan fosse una spia tedesca. Helen Duncan fu processata sulla base del Witchcraft Act (letteralmente Legge sulla Stregoneria), datata 1735.

Churchill in persona intervenne contestando l’uso di questa legge arcaica contro la medium che lui tanto stimava, ma la Duncan fu comunque condannata e trascorse nove mesi in carcere.

Si scoprì poi che quando la Duncan aveva fatto la sensazionale rivelazione dell'affondamento della HMS Barham, la Marina Britannica aveva già informato i familiari dei marinai morti ma aveva chiesto loro di mantenere riservata la notizia dell'affondamento, per non informare i tedeschi dell'entità del colpo inflitto alla Marina di Sua Maestà. C'erano insomma alcune migliaia di civili che sapevano della tragedia, ed è molto probabile che la Duncan abbia saputo da loro della notizia per poi spacciarla come rivelazione paranormale.

L'idea che i sensitivi potessero avere un ruolo importante in ambito bellico era insomma assolutamente naturale per almeno due dei tre grandi leader della Seconda Guerra Mondiale che decisero le sorti del mondo alla fine del conflitto. Ma anche il terzo, Stalin, non si sottrasse al fascino della pseudoscienza.


Pseudoscienza che uccide: lysenkoismo


All’inizio del secolo scorso l’agricoltura sovietica era in profondissima crisi a causa della rapidissima transizione forzata a un’economia di tipo industriale, che aveva portato a una prima carestia nel 1921 e poi a una seconda, di proporzioni spaventose, nel 1932-33, che era costata la vita a circa 8 milioni di persone, soprattutto in Ucraina e in Kazakistan.

Un agronomo russo affermò di aver trovato un modo per triplicare o quadruplicare i raccolti di grano: la vernalizzazione, ossia il trattamento delle piante con basse temperature e umidità elevate, che ne abbreviava il tempo di coltivazione. In realtà la tecnica era nota dalla metà dell’Ottocento e offriva soltanto miglioramenti marginali nella produttività. Ma il governo russo, disperato, si affidò alle promesse dell’agronomo, facendone un eroe dell’agricoltura sovietica. Il suo nome era Trofim Lysenko.

Da L’Unità, 6 ottobre 1948.
La sua teoria biologica pseudoscientifica, il lysenkoismo, sosteneva che la selezione naturale e la genetica erano panzane capitaliste e che le caratteristiche acquisite di un organismo potevano essere ereditate dai suoi discendenti.

Per esempio, secondo il lysenkoismo strappare le foglie a una pianta avrebbe indotto le figlie di quella pianta a nascere già senza foglie. Per far crescere il grano in Siberia bastava esporlo al freddo per “rieducarlo” e farlo diventare resistente al gelo.

Un concetto ideologicamente molto appetibile per il dittatore dell’epoca, Stalin, perché significava che erano possibili miglioramenti biologici rapidi e rivoluzionari come quelli necessari per risollevare l’agricoltura sovietica e soprattutto perché, secondo gli ideologi del Cremlino, comportava che un uomo esposto sufficientemente a lungo agli effetti del comunismo avrebbe generato automaticamente figli intrinsecamente comunisti, producendo nel giro di poche generazioni una società perfetta e armoniosamente priva di dissenso.

Con il sostegno di Stalin, Lysenko fu messo a capo dell’agricoltura del paese. Era un uomo d’azione, e questo lo rendeva popolare, a differenza degli scienziati veri, che raccomandavano cautela, rigore, lunga sperimentazione in laboratorio, e quindi non potevano competere con il fascino di chi vede un problema e lo affronta. Peccato che lo affrontasse con risultati disastrosi.

Gente che muore di fame per strada
in Ucraina, 1932-33 (fonte).
Le sue teorie causarono un ulteriore declino dei raccolti in tutta l’Unione Sovietica, con conseguenti morti per carestia, ma la propaganda governativa nascose gli insuccessi ed esagerò i pochi risultati positivi. Nessuno osava contraddire Lysenko e inimicarsi Stalin.

Nel 1948 l’Accademia delle Scienze Agricole dell’Unione Sovietica decretò che il lysenkoismo era “l’unica teoria corretta” e che criticarla era un atto “fascista”, mentre la genetica fu dichiarata ufficialmente una “pseudoscienza borghese”. La dittatura del lysenkoismo portò all’arresto, al licenziamento o alla messa a morte di circa 3000 biologi che si opponevano a questa ciarlataneria. La ricerca genetica in Russia fu completamente soppressa fino al 1953, quando Stalin morì.

Se riuscite a immaginare un mondo in cui nelle facoltà di medicina s’insegnano esclusivamente l’omeopatia, i fiori di Bach e il creazionismo e chi osa proporre terapie farmacologiche, test in doppio cieco o l’evoluzione viene arrestato o fucilato, questo è quello che succedeva in Unione Sovietica in quegli anni, con il pieno sostegno del governo.

Il lysenkoismo fu anche esportato nei paesi comunisti dell’Europa Orientale e fu l’unica dottrina in Cina dal 1948 al 1956, causando anche lì carestie e milioni di morti sotto la dittatura di Mao Tse-Tung.

Lysenko trovò a lungo sostenitori anche in Inghilterra, in Francia e in Italia fra gli scienziati legati al Partito Comunista Italiano e fu lodato ripetutamente sulle pagine de L’Unità.


Pseudoscienza e nazismo


Le “Leggi di Norimberga” per la determinazione
della razza, 1935 (fonte).
Un altro esempio storico drammatico di pseudoscienza al potere è l’introduzione del concetto di “scienza ariana” da parte del governo di Hitler in Germania. Le origini dello scienziato contavano più della qualità della sua scienza, per cui la relatività fu liquidata come “scienza ebrea”: Einstein, infatti, era ebreo, e pertanto agli occhi del governo era sospetto.

Gli scienziati con familiari o antenati ebrei furono progressivamente cacciati dalle proprie attività, anche nelle università, portando a un declino catastrofico della qualità della scienza in Germania e colpendo persino campi apparentemente astratti come la matematica.

Insegnamento delle razze,
Germania, 1943 (fonte).
La “scienza ariana” ebbe anche un altro effetto ancor più disastroso: questa pseudoscienza fu usata per giustificare la persecuzione delle cosiddette “razze inferiori”, asserendo che polacchi, zingari e soprattutto ebrei erano geneticamente inferiori e quindi non avevano diritto di riprodursi o di vivere. L’idea della “scienza ariana” fu usata per costruire una motivazione razionale per i campi di concentramento e per lo sterminio di milioni di persone.

Va detto che l’antisemitismo patologico di Hitler e degli altri nazisti non era il risultato di questa pseudoscienza: semmai la pseudoscienza veniva usata come giustificazione per l’antisemitismo e per le atrocità di massa.


Pseudoscienza nelle superpotenze: ricerca paranormale


Dopo la Seconda Guerra Mondiale potere e pseudoscienza hanno continuato ad andare a braccetto. La ricerca scientifica sovietica sulla telepatia, o “comunicazione biologica” come la chiamavano i russi, era iniziata già negli anni Venti del secolo scorso e fu svolta presso l’Università di Leningrado, pensando di applicarla alle comunicazioni segrete con le navi.

Durante il governo di Stalin ci fu una pausa, ma successivamente ricominciò un forte interesse governativo per il paranormale e in particolare per la telecinesi e per la precognizione, rispettivamente allo scopo di “sabotare i sistemi elettrici dei missili balistici intercontinentali” e per “prevedere ed evitare incidenti nello spazio”.

La foga sovietica per il paranormale, specialmente negli anni Sessanta, indusse gli Stati Uniti a pensare che ci fosse un rischio strategico credibile in questo campo. Nel 1973, un rapporto commissionato dall’agenzia di ricerca avanzata per la difesa (DARPA, Defense Advanced Research Projects Agency) mise nero su bianco il timore militare americano che l’intensa attività dei russi nel paranormale, gestita da fisici e ingegneri, potesse “condurre più facilmente alla sua spiegazione, al suo controllo e alla sua applicazione di quanto lo faccia la ricerca statunitense” [Scientific American, 2008].

Non va dimenticato che gli Stati Uniti avevano già sottovalutato una volta la ricerca sovietica e questo aveva portato all’umiliazione dello Sputnik, il primo satellite artificiale, che nel 1957 aveva sorvolato impunemente l’America, trasportato da un razzo che era una versione modificata di quelli che i sovietici minacciavano di usare per recapitare bombe atomiche sulle città degli Stati Uniti.

Nacque così la sperimentazione del paranormale nelle forze militari americane, raccontata sopra le righe nel film L’uomo che fissa le capre [ne scrivo qui] e più seriamente nel libro di Jon Ronson che ha ispirato il film, Capre di guerra.

Il personaggio del generale Hopgood che nel film è convinto di poter attraversare i muri con la forza del pensiero è reale: è basato su Albert Newton Stubblebine III, generale dell’esercito statunitense, comandante dell’INSCOM (US Army Intelligence and Security Command) dal 1981 al 1984, uomo chiave nell’invasione militare americana di Grenada nel 1983.

Questo generale avviò un programma di formazione di “super soldati” capaci appunto di attraversare i muri e di “diventare invisibili a comando”. Tutti i suoi comandanti di battaglione erano tenuti a imparare a piegare cucchiai col pensiero alla maniera del celebre sensitivo Uri Geller.

Stubblebine fu uomo chiave del Progetto Stargate: nulla a che fare con la popolare serie televisiva, ma un progetto militare di visione remota che si svolgeva a Fort Meade, nel Maryland. Fra l’altro, Stubblebine è uno degli esperti citati da Giulietto Chiesa nel suo film Zero sugli attentati dell’11 settembre 2001.

L’infatuazione americana con il paranormale in divisa militare andò avanti in segreto fino al 1995, quando fu resa in parte pubblica, documentando per esempio il coinvolgimento con la CIA di Harold Puthoff, un ricercatore ben noto a chi ha seguito la vicenda di Uri Geller. Da allora è stata ufficialmente interrotta. Oggi sappiamo che per decenni i russi, allarmati dall’impeto americano, aumentarono i propri sforzi nel paranormale, e lo stesso fecero gli americani, in una tragicommedia degli equivoci dalla quale dipendeva la decisione di scatenare o meno una guerra termonucleare.


Pseudoscienza al potere oggi: Svizzera


Pseudoscienza e potere non sono un connubio ormai tramontato. È sufficiente considerare l’appoggio dato da molti governi a pseudoscienze come l’omeopatia, anche nella moderna Svizzera, dove vivo. Dal 2012 parte dei miei contributi sanitari viene spesa per pagare rimedi omeopatici e altre pseudomedicine: lo impone non un governo totalitario, ma la volontà popolare, che in un referendum del 2009 ha indicato che i due terzi dei cittadini desidera che i rimedi alternativi siano rimborsati dal sistema sanitario.

Anzi, in questo caso il governo, viste le risultanze scientifiche negative, ha disposto che il rimborso sia erogato solo per un periodo di prova che scade nel 2017, data entro la quale dovranno essere presentate prove scientifiche di efficacia [Swissinfo.ch, 2011]. Quello che viene spesso presentato come “rapporto del governo svizzero” sull’omeopatia in realtà non è stato pubblicato o commissionato dal governo svizzero [Smw.ch].

Questa situazione può essere irritante per me come contribuente, ma non è un pericolo grave per la salute collettiva. Ben altra cosa sono, per esempio, le opposizioni ai vaccini alimentate dalla pseudoscienza o dalla scienza corrotta di Andrew Wakefield, il medico britannico che diede il via all’attuale psicosi antivaccinista con un articolo sul presunto legame fra vaccinazione trivalente morbillo-parotite-rosolia e autismo, pubblicato su Lancet nel 1998 e poi ritirato perché fraudolento.

A distanza di quasi vent’anni, i danni causati da Wakefield si fanno ancora sentire. Io stesso sono stato contagiato dal morbillo nel 2013 a causa del contatto con un bambino non vaccinato, e non è stata un’esperienza da prendere alla leggera.


Pseudoscienza al potere oggi: Kenya


Ma è nulla in confronto a quello che succede per esempio in Kenya, dove il programma di immunizzazione contro la poliomielite – una malattia devastante che chi ha qualche decennio sulle spalle ricorda fin troppo bene – viene ostacolato proprio in questi giorni dall’Associazione dei Medici Cattolici del Kenya, appoggiati dal cardinale John Njue [Tuko.co.ke].

L’obiezione dell’Associazione è che “i vaccini possono causare l’autismo; sono stati usati per diffondere l’HIV; contengono virus che causano il cancro”. E i medici dell’associazione insinuano il dubbio che dietro le vaccinazioni ci sia un tentativo di sterilizzazione di massa da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In Kenya questa panzana pseudoscientifica tocca non solo le vaccinazioni antipolio ma anche quelle antitetaniche e viene diffusa e alimentata anche da alcuni giornali europei, come Tempi.it [Tempi.it, 2014]. Il risultato è che in Kenya nel 2013 il tetano neonatale, con l’aiuto della pseudoscienza, ha causato la morte perfettamente evitabile di 550 bambini [Il Disinformatico, 2014].


Pseudoscienza al potere oggi: Sud Africa


La pseudoscienza uccide, e il Kenya non è il solo caso. In Sud Africa, nei primi anni Duemila la lotta all’AIDS è stata ostacolata dall’appoggio alle pseudomedicine da parte del ministro della salute Manto-mbazana Tshaba-lala-Msi-mang e del presidente Thabo Mbeki. Notate il riferimento a Lysenko, che continua a fare danni ancora oggi [Centre For Social Science Research].


Pseudoscienza al potere oggi: Spagna


Non è certo un problema soltanto africano. La politica e la pseudoscienza sono compagne di viaggio un po’ ovunque anche oggi, per esempio in Spagna, con politici che promuovono Power Balance, vogliono che Madrid diventi zona libera da transgenici, indossano placchette di titanio per il riequilibrio bioelettrico, difendono l’ipersensibilità elettromagnetica, le scie chimiche, l’omeopatia e altro ancora [El Confidencial, 2015].


Pseudoscienza al potere oggi: Stati Uniti


Prendiamo gli Stati Uniti, così moderni e tecnologici. Il mondo dipende dalle decisioni prese in questa nazione, che va nello spazio ma ha una spiccata propensione per le pseudoscienze.

Sappiamo tutti della diffusione del creazionismo nelle scuole americane, ma andiamo a un livello di potere un po’ superiore e guardiamo alcuni recenti pronunciamenti dei membri o ex membri del Committee on Science, Space, and Technology, che ha giurisdizione su energia, ambiente, ricerca nucleare e spaziale e ogni cosa che riguardi la politica e l’educazione scientifica [House.gov].

– Todd Akin afferma che la gravidanza in seguito a stupro è rarissima perché “Stando a quello che mi dicono i medici [una gravidanza indotta da stupro] è veramente rara. Se è uno stupro vero, il corpo femminile ha modi di cercare di bloccare tutta la cosa”.

– Dana Rohrabacher ha un’idea geniale per risolvere il riscaldamento globale: “Qualcuno ha pensato all’idea di… disboscare le foreste pluviali in modo che alcuni paesi possano eliminare quella produzione di gas serra?”

– Morris Brooks è ancora più surreale: “Abbiamo livelli di anidride carbonica più alti. Questo significa che le piante crescono meglio… Non so quali sono gli effetti negativi dell’anidride carbonica sugli esseri umani.”

Avrei molte altre perle di pseudoscienza o antiscienza partorite da questo comitato di supervisione della scienza statunitense, ma ve le risparmio. Con supervisori come questi, è un miracolo che negli Stati Uniti si faccia ancora scienza e che la NASA non sia ridotta alla clandestinità come in Interstellar.


Pseudoscienza al potere prossimamente?


Un altro esempio forte e attuale della pervasività e pericolosità della pseudoscienza al potere arriva dalla campagna presidenziale statunitense in corso. Vediamo chi potrebbe esserci prossimamente a tirare le redini del paese più potente e influente del mondo. Fra i candidati c’è davvero di tutto.

Ben Carson è un creazionista: per lui il Big Bang e l’evoluzione sono “favolette incredibili”, l’evoluzione è stata “ispirata da Satana” e “una delle prove più schiaccianti contro l’evoluzione è il genoma umano”. Ben Carson, si noti, è un neurochirurgo pediatrico [Buzzfeed; CNS News].

Rand Paul, anche lui medico, si dichiara orgogliosamente scettico nei confronti delle conclusioni scientifiche sul riscaldamento globale.

Carly Fiorina dice che negli aborti i feti vengono tenuti vivi e scalcianti per “estrarne e raccoglierne” il cervello [“Watch a fully formed fetus on the table, its heart beating, its legs kicking while someone says we have to keep it alive to harvest its brain” (dibattito TV fra candidati del 17/9/2015)].

Donald Trump sostiene ancora l’esistenza di un legame fra vaccini e autismo.

Gi attuali candidati democratici sembrano essere meno inclini alla pseudoscienza, ma non va dimenticato che secondo i sondaggi oltre il 50% dell’elettorato democratico crede che l’astrologia sia “molto o almeno un po’ scientifica” [Washington Post; NSF].



Criteri di contrasto


Cosa fare per contrastare questa marea di pseudoscienza nei posti di potere? Il quadro che ho delineato è deprimente e sembra essere senza speranza. I successi come il sostanziale rifiuto dell’omeopatia da parte del governo britannico o la condanna dei creatori del braccialetto Power Balance sono rari. Ma credo che studiare questi disastri possa proporre alcune lezioni importanti.

La prima è che chi si occupa di diffondere e difendere una visione razionale del mondo non deve cadere nella trappola di una propria versione del lysenkoismo: non dobbiamo illuderci che riusciremo mai a “rieducare” le persone e che un giorno nasceremo tutti già razionali.

Certo, se creiamo un ambiente nel quale il razionalismo prospera, è chiaro che le credenze e gli approcci irrazionali troveranno un sostegno minore da parte dei governi, dei potenti in generale e dei loro elettori. Ma non spariranno mai, perché fanno parte della natura umana. Nasciamo irrazionali e nel profondo del nostro animo restiamo irrazionali. Siamo quello che siamo: fragili scimmie macrocefale che osano sognare di raggiungere le stelle.

È per questo che la razionalità si troverà sempre davanti una strada in salita e le nostre fatiche non saranno mai concluse.

La seconda lezione è che queste fatiche sono importanti. Il contrasto è necessario, perché questi deliri non passano da soli. La continua, paziente difesa dell’approccio razionale ai problemi, nelle piccole discussioni quotidiane come nelle grandi decisioni sociali e politiche, è tutto quello che ci separa dai nuovi lysenkoismi e dalle nuove persecuzioni.

Ma è una fatica asimmetrica. Lottiamo in condizione di svantaggio: numerico, psicologico, ideologico, economico. Per questo, a mio avviso, come investigatori delle pseudoscienze, quando scegliamo in quali campi investire il nostro tempo e le nostre risorse limitate, è indispensabile seguire alcuni criteri per ottenere il massimo risultato.

Il primo è concentrarsi sulle pseudoscienze che possono causare i danni peggiori, colpendo aspetti cruciali delle nostre vite. Se qualcuno crede al Mostro di Loch Ness, allo yeti, alla rabdomanzia o che non siamo andati sulla Luna, è pseudoscienza, è forse un’introduzione all’irrazionalità, ma è una credenza relativamente innocua; smontarla è indiscutibilmente utile e costruttivo, ma non vitale. Se invece qualcuno dice che non dobbiamo vaccinarci o che il cancro si cura iniettando il bicarbonato, il rischio per la salute è alto, evidente e immediato.

Il secondo è contrastare le pseudoscienze che minacciano maggiormente la scienza intesa come metodo generale. Il creazionismo, per esempio, cerca attivamente di cambiare il concetto di scienza, subordinandolo a specifiche credenze religiose; il lysenkoismo è riuscito a farlo imponendo un’ideologia politica sulla realtà. L’astrologia no.

Il terzo criterio, il più importante, è focalizzare l’attenzione sulle pseudoscienze che godono di un sostegno importante da parte di gruppi o organizzazioni potenti: governi, lobby, movimenti politici. Questo genere di pseudoscienza va stroncato, se possibile, prima che prenda piede e arrivi ad avere questo sostegno. È la parte più difficile, rischiosa ed emotivamente devastante di questo nostro lavoro, e io – piccolo detective antibufala – non posso che inchinarmi e dire grazie a chi rischia di persona e si accolla querele, processi, minacce e aggressioni perché osa ricordare che la realtà si rifiuta ostinatamente di piegarsi al volere degli imbecilli.

La storia ci insegna che quando un governo adotta una pseudoscienza, le conferisce un’attestazione di attendibilità e legittimità potentissima e difficilmente arrestabile. Quelle che normalmente sarebbero delle credenze eccentriche finiscono per diventare un dogma incontestabile.

Come si dice spesso, chi non conosce la storia è condannato a ripeterla, per cui diamoci da fare. Personalmente, per il bene dei miei figli e dei vostri, preferirei evitare certe terribili ripetizioni. Grazie.

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