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2015/08/31

Perché il prossimo volo verso la Stazione Spaziale impiegherà due giorni invece di sei ore?

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di un utente che desidera restare anonimo. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2015/08/31 11:30.

Il 2 settembre prossimo partirà dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, un razzo Soyuz che porterà nello spazio e alla Stazione Spaziale Internazionale tre astronauti: il Kazako Aidyn Aimbetov, il russo Sergei Volkov e il danese Andreas Mogensen. Ma a differenza dei lanci precedenti, questo volo impiegherà due giorni a raggiungere la Stazione invece di sei ore. Come mai?

È dal 2013 che le Soyuz hanno iniziato a raggiungere la Stazione in sei ore; prima la durata tipica del viaggio era appunto di due giorni, con tutti i disagi che questo comporta a causa delle dimensioni ridottissime del veicolo spaziale.

Da sinistra, Aimbetov, Volkov e Mogensen.
Credit: NASA.
La ragione di questo ritorno al passato, spiega l'ente spaziale europeo ESA, è che l'orbita attuale della Stazione è leggermente più alta del solito, perché la Stazione ha effettuato una manovra standard il 26 luglio per evitare un detrito spaziale. Questa maggiore quota (400 km di media), scrive l'ESA, rende più difficile raggiungere la Stazione in sole sei ore e quindi l'ente spaziale russo Roskosmos ha deciso prudenzialmente di tornare al profilo di volo lungo, relativamente meno impegnativo e definito “più sicuro e affidabile” da Roskosmos, che aggiunge che la manovra della ISS ha “cambiato notevolmente le condizioni balistiche”.

La giustificazione parrebbe però contraddetta dai dati storici orbitali della ISS, dato che nei mesi scorsi la Stazione era ancora più in alto: per esempio, all'arrivo di Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Shkaplerov con la Soyuz TMA-15M, a fine novembre 2014, la quota media della ISS era circa 412 km, e durante il volo della Soyuz TMA-16M, a fine marzo 2015, era di 401 km, come mostra questo grafico di Heavens-Above.com:



Probabilmente mi manca qualche dato che spiega la discrepanza: ho chiesto chiarimenti all'ESA.

La diretta streaming del lancio inizierà su NASA TV alle 23:45 EDT dell'1 settembre (le 5:45 del 2 settembre, ora dell'Europa centrale CET) e il lancio avverrà alle 00:37 EDT del 2 settembre (le 6:37 CET, 10:37 ora di Baikonur).

L'attracco al modulo russo Poisk della Stazione Spaziale Internazionale è previsto per le 3:42 EDT di venerdì 4 settembre (9:42 CET) e verrà anch'esso trasmesso in diretta streaming da NASA TV a partire dalle 9:00 CET. L'apertura dei portelli è prevista intorno alle 6:15 EDT (12:15 CET) e verrà trasmessa dalle 11:45 CET.

Grazie all'arrivo del nuovo equipaggio, gli occupanti della Stazione torneranno a essere nove; è da novembre del 2013 che non accade. Ma sarà una condizione molto temporanea, perché Mogensen e Aimbetov ripartiranno per la Terra il 12 settembre insieme a Gennady Padalka, che è già a bordo della Stazione e ne è l'attuale comandante. Il passaggio del comando allo statunitense Scott Kelly, già a bordo e impegnato in una missione di quasi un anno insieme al collega russo Mikhail Kornienko, avverrà il 5 settembre alle 2:40 EDT (8:40 CET).


Fonti aggiuntive: NASA.

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